Impianti Dentali in Albania | Clinica Dentale Oxa
Cosa sono gli impianti dentali?
Gli impianti dentali sono delle viti in titanio che hanno la funzione di imitare la radice naturale del dente. Per questo motivo vengono inseriti nell’osso rendendo possibile la sostituzione dei denti mancanti. Il metallo principale con cui sono costruiti gli impianti è il titanio, il quale è molto biocompatibile e non causa reazioni allergiche, per questo motivo è il materiale più sicuro utilizzato in medicina. Gli impianti dentali sono in uso dagli anni '60, hanno iniziato ad essere usati dai dentisti in Albania fin dagli anni ’90 e sono l'unica soluzione definitiva per avere i denti fissi.
In cosa consiste un impianto dentale?
Quello che viene definito un impianto dentale nella sua complessità si divide in 3 parti fondamentali:
1.L’impianto che si fissa dentro l’osso
2.La vite che connette l’impianto con il moncone.
3.Il moncone, ovvero il compartimento in cui si fissa la corona ovvero il dente visibile.
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Il nostro team di specialisti
Oxa Clinic è dedicata a fornire servizi completi di riabilitazione dell'arcata dentale, con l'obiettivo di garantire un trattamento ottimale per tutti i pazienti.
Avi Oxa
Chirurgo implantologo e medico protesista
Eraldo Fezaj
Chirurgo implantologo e medico protesista
Sonila Lekaj
Infermiera e assistente dentale
Sonila Tula
Infermiera e assistente dentale
In quale circostanza si possono usare gli impianti dentali?
Le principali situazioni in cui si ricorre agli impianti dentali sono:
1.Piorrea, anche conosciuta come parodontite: è una malattia cronica che causa la perdita dei denti e che purtroppo al giorno d’oggi non si può curare definitivamente.
2. Mancanza di uno o più denti: dovuta principalmente a traumi, incidenti e trascuratezza. In queste situazioni si fa la sostituzione del dente tramite un impianto
3.Mancanza totale dei denti: dovuta principalmente all’età, malattie dei denti oppure problematiche generali della salute come diabete e cardiopatie. In queste situazioni si fa la riabilitazione totale dei denti tramite una serie di impianti
Quanti impianti servono per la riabilitazione totale di un’arcata?
Questo dipende da diversi fattori come l’età del paziente, le dimensioni delle arcate e la quantità e la qualità dell'osso. Si sente spesso parlare di: ‘’ All-On-4, All-On-6, All-On-8 ‘’ che sono tecniche che NON esistono in nessun libro di medicina e specializzazione di implantologia orale. Le sopracitate solo delle tecniche commerciali che escludono i pazienti in base ai criteri economici, fattore che va in contraddizione con la morale dei servizi sanitari. Ogni paziente ha i propri parametri personalizzati, in base ai quali si determina il numero degli impianti. Il numero degli impianti va da un range minimo di 4-5 impianti ad un massimo di 7-8 impianti per arcata. Di solito l’arcata superiore ha bisogno di più impianti per affrontare le forze masticatorie perché è più grande ed ha una quantità di osso minore rispetto all’arcata inferiore. Allo stesso modo in cui ciascuno di noi può portare un diverso numero di scarpe o una taglia diversa per i vestiti, così avviene anche per le arcate. Ogni paziente ha bisogno di un numero preciso degli impianti e non si deve mai fare un lavoro in serie.
Fare un intervento di implantologia è doloroso?
L’intervento di implantologia orale si fa solo ed esclusivamente sotto anestesia e il paziente non sente dolore né durante né dopo l’operazione. TUTTI i pazienti riferiscono la mancanza totale dei dolori dopo l’intervento. Nel caso in cui il paziente sia un soggetto ansioso e abbia la fobia del dentista, oltre all’anestesia si può somministrare anche una sedazione cosciente per rendere l’intervento il più rilassante possibile. Rispettando inoltre il protocollo di farmaci post-intervento si evitano altre possibili complicazioni come il gonfiore e i lividi.
Quanto tempo ci vuole per concludere il trattamento?
Il trattamento si sviluppa in due fasi:
1. Prima fase: dura 3 giorni durante i quali si fanno le estrazioni dei denti malati o delle radici spezzate e si mettono gli impianti su cui vengono avvitati i denti provvisori.
L’intervento per l’inserimento degli impianti dura in circa 1h.
Gli impianti hanno bisogno da un minimo di 2 ad un massimo di 6 mesi per essere calcificati nell’osso e mediamente questo processo avviene in 3-4 mesi.
Durante questo arco di tempo il paziente NON starà senza denti, ma avrà i denti provvisori.
2. Seconda fase: dura 5-7 giorni durante i quali si mettono i denti definitivi in zirconio, il materiale definitivo che ha un’aspettativa di durata superiore ai 20 anni.
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Cosa si può fare se si ha poco osso?
Non c’è assolutamente nessun problema!!
Al giorno d’oggi esistono diversi tipi e dimensioni degli impianti che con la giusta tecnica rendono possibile la riabilitazione anche dei casi estremi.
Esistono infatti: impianti nasali, pterigoidei, zigomatici, palatinali e subperiostali, utilizzabili per ogni casistica specifica del paziente.
Solo nei casi più estremi in cui non si può fare nessuno dei tipi di impianti si può fare la ricostruzione dell’osso, come ultima soluzione!
Tecniche come l'innesto dell’osso, oppure il rialzo del seno mascellare sono ormai vecchie tecniche di 40 anni fa, che hanno una percentuale di successo minore del 60%, quindi onde evitare fallimenti è meglio non effettuarle.
Nella maggior parte dei casi si riducono a tecniche costose ed inconcludenti che fanno perdere al paziente mesi e mesi di tempo senza dentatura.
Oggi molte cliniche dentali abusano con la tecnica della ricostruzione ossea, vista la loro formazione di vecchia scuola, senza adottare le nuove tecniche che sono molto più rapide ed efficaci e che rappresentano il futuro dell’odontoiatria.
Nei casi in cui è inevitabile, si deve naturalmente fare l’innesto dell’osso, utilizzando però l’osso nativo del paziente.
Si possono avere denti fissi entro 24h quindi a carico immediato?
Si, sia nella teoria che nella pratica i denti fissi a carico immediato sono una cosa reale. La realizzazione di una protesi fissa provvisoria dipende da un fattore unico, la qualità e la densità dell’ osso, ovvero, detto in parole spicce: quanto forte è l’osso. Se il fattore osso è buono, cioè stabile si può fare il carico immediato fino a 72h dopo l’intervento. Nella nostra clinica, grazie al fatto che disponiamo di un nostro laboratorio odontotecnico, si realizza in tempi ancora più rapidi, ovvero entro 7-12h. I denti utilizzati per il carico immediato sono fatti in composito, materiale forte che permette la masticazione ottimale.
Questo però non toglie il fatto che sia un materiale provvisorio, infatti purtroppo ha una durata di non più di 6 mesi, che corrisponde esattamente al periodo previsto tra la prima fase (in cui si mettono i denti provvisori) e la seconda fase (in cui si mettono i denti definitivi).
(foto) Esempio in cui nell’arcata inferiore è stato fatto il carico immediato perché l’osso era di una buona densità, invece nell’arcata superiore no, perchè non aveva una stabilità sufficiente.
Qual è il materiale migliore per le arcate sugli impianti?
Qual è il materiale migliore per le arcate sugli impianti? Al giorno d’oggi vengono usati diversi materiali per ricostruire le arcate dentali, ciascuno dei quali differisce per la qualità e di conseguenza ha diverse garanzie di durata.
Il materiale unico definitivo è lo zirconio che dura almeno 20 anni.
Lo zirconio è conosciuto come “il diamante artificiale” e viene usato anche come pietra preziosa per i gioielli.
Questo elemento rende possibile la realizzazione di un’arcata molto stabile, inoltre, contrariamente agli altri materiali è anche il più adatto a mantenere una buona igiene orale grazie alla facilità con cui può essere pulito.
I denti in zirconio non cambiano il colore e non fanno aderire la placca batterica. Le arcate fatte in zirconio sono molto biocompatibili e stimolano la gengiva, eliminandone l’antiestetico ritiro.
Lo zirconio combinato con uno strato sottile di disilicato di litio / E Max dà i migliori risultati estetici che si possano ottenere.
Gli altri materiali come la resina, il metallo oppure la ceramica sono ottimi solo come materiali provvisori perché la loro durata non è superiore ai 5 anni.
Quindi il discorso è semplice, se si opta per un risultato che duri per tutta la vita, allora lo zirconio è la soluzione perfetta.
I denti vengono avvitati oppure cementati?
I miti riguardo questa tematica sono molteplici, ma la verità si può semplificare seguendo queste due regole:
1. Nei pazienti con una condizione perfetta dell’osso senza perdita dei tessuti la soluzione ideale è fare i denti avvitati.
2. Invece per chi ha una perdita considerevole dell’osso oppure un inclinazione drastica di quest’ultimo, si devono fare i denti cementati.
Alcuni dentisti sostengono che una volta realizzata un’arcata avvitata, nel caso di future problematiche si può svitare per rimediare al problema. Sì, è vero che si può svitare ma bisogna specificare che quell’arcata in ogni caso non si può riutilizzare se gli impianti hanno dei problemi, in quanto gli impianti hanno un posizionamento preciso e la probabilità di inserire un altro impianto nella stessa identica posizione equivale a zero. Quindi non vi è nessun vantaggio, né sanitario, né economico per preferire i denti avvitati rispetto ai denti cementati, è semplicemente un’opzione che può essere scelta o meno dal dentista valutando i parametri iniziali del paziente. Il consiglio è di non fare richieste specifiche riguardo il lavoro tecnico, richiedendo magari denti cementati oppure avvitati incondizionatamente. La collaborazione fra le due figure professionali e competenti del chirurgo e del protesista sapranno valutare la soluzione migliore in base alla singola casistica. Ogni paziente possiede un’unicità tale per cui non si fa mai lo stesso lavoro in due pazienti diversi. Per rendere meglio l’idea, l’attenzione al singolo equivale al lavoro artigianale, mentre le tecniche standard equivalgono ai lavori in serie delle grandi multinazionali.
Si possono avere gli impianti senza aprire la gengiva?
Anche questo è possibile. Tramite la chirurgia guidata e la chirurgia flapless è possibile avere degli impianti senza tagliare la gengiva, ma anche in questo caso la situazione deve essere idonea e rispondere a determinati requisiti. Il principale requisito è la mancanza di infezioni, cisti o granulomi da ripulire nel frammento in cui deve essere inserito l’impianto. I benefici della chirurgia guidata sono: niente gonfiore, minor durata dell’intervento e maggiore tranquillità psicologica.
Si può avere un impianto subito dopo l’estrazione?
Assolutamente sì, fare un impianto subito dopo l’estrazione è la cosa ideale. In questo caso si fa prima l’estrazione e subito dopo l’inserimento immediato dell’impianto preservando così la struttura ossea. In questo caso non si apre un'altra fessura nell’osso ma si sfrutta direttamente il posto del dente estratto, evitando così un’ulteriore fase dell’intervento. Questa, oltre ad essere la soluzione più ottimale per la conservazione ossea, è anche la procedura più comoda e veloce per il paziente. L’impianto immediato non è più un lusso ma una necessità.
(foto) Impianto inserito subito dopo l’estrazione del molare.
Denti fissi con o senza gengiva finta?
Per stabilire se i denti fissi necessitano di gengiva finta o no, bisogna prima valutare la quantità di osso a disposizione.
1. Denti fissi senza gengiva finta: Nel caso ideale in cui la quantità di osso è sufficiente e la gengiva ha uno spessore ottimale. In questo caso i denti fissi sono composti solo dallo zirconio bianco delle corone.
2. Denti fissi con gengiva finta: Nel caso sfavorevole in cui la quantità di osso è scarsa e la gengiva si è ritirata. In questo caso i denti fissi non solo composti solo dallo zirconio, ma viene aggiunto anche uno strato di ceramica rosa per colmare la gengiva mancante.
(foto) Esempio di un’arcata in zirconio con denti senza gengiva finta, tipologia FP1.
Meglio utilizzare corone uniche oppure corone attaccate a forma di arcata?
Quando si parla di corone uniche oppure di arcate sugli impianti dobbiamo considerare non solo i fattori biologici ma anche quelli meccanici.
1. Fattori biologici: Per questione di igiene è meglio fare le corone attaccate, evitando così i possibili spazi tra di esse in cui si potrebbe depositare il residuo di cibo.
2. Fattori meccanici: In questo caso, considerando la distribuzione ideale delle forze masticatorie gli impianti si dovrebbero caricare in gruppo. Di conseguenza, la soluzione ideale sarebbe quella delle corone attaccate a forma di arcata.
Come si mantiene l’igiene ideale con gli impianti dentali?
La cosa più importante che determina la durata degli impianti dentali è proprio l’igiene orale. Mantenere una corretta igiene orale è molto semplice, si tratta di pulire i denti 2 volte al giorno con l’idropulsore dentale che ha il compito di spruzzare acqua e aria tra le gengive e i denti, rimuovendo così ogni possibile residuo di cibo. Nel link troverete alcuni esempi dei questi prodotti e come si usano: https://youtu.be/yzrEKvLWG2U
In che modo incidono le problematiche sistemiche dell’osso in un caso di implantologia?
Le problematiche sistemiche dell’osso sono principalmente: carenza di vitamina D, osteoporosi e bifosfonati. Le problematiche sistemiche dell’osso non sono una controindicazione per gli impianti dentali.
I pazienti con osteoporosi e quelli che prendono i bifosfonati possono fare gli impianti dentali, seguendo il protocollo specifico per queste patologie. La vitamina D è essenziale per gli impianti dentali e deve essere nella norma (>30 ng/ml) I pazienti con una qualità scarsa di osso possono essere trattati con supplementi di vitamina D e calcio per poter favorire l’integrazione dell’impianto nell’osso.
Come influenza il fumo negli impianti dentali?
I pazienti fumatori devono essere consapevoli e considerare seriamente i rischi del fumo per gli impianti dentali.
I fumatori hanno il 90% rischio in più rispetto ai pazienti non fumatori che gli impianti falliscano.
È assolutamente proibito fumare dopo l’intervento, perché il fumo causa guarigione ritardata e fallimento degli impianti.
Come reagiscono i diabetici nel caso degli impianti?
Circa il 5-6% della popolazione soffre di diabete, una malattia che oltre ai problemi già conosciuti causa la guarigione ritardata della ferita e degli impianti. I pazienti diabetici che tengono la malattia sotto controllo medico e che prendono regolarmente le medicazioni assegnate, vengono considerati allo stesso modo come i pazienti non diabetici, quindi non presentano rischi.
Per i soggetti con diabete avanzato si deve seguire invece un protocollo specifico e anche in questo caso, il diabete non deve essere assolutamente considerata una controindicazione per gli impianti dentali.
Si possono fare gli impianti durante la gravidanza?
Non c’è nessuna controindicazione e nessun rischio nel fare gli impianti durante la gravidanza.
Da quale età si possono fare gli impianti dentali?
Dall’età di 19-20 anni i pazienti possono fare già gli impianti senza rischi.
Prima dei 17 anni è controindicato perché I denti e l’osso sono sempre in modificazione e movimento.
(foto) Paziente 19 anni, nato prematuro, con una dentatura spezzata, abbiamo fatto la riabilitazione totale delle arcate con impianti dentali.
In quale situazione non si possono fare gli impianti?
L’unica situazione in cui è proibito fare gli impianti riguarda i casi di tumori maligni della bocca e dell’osso.
Quali sono gli impianti dentali specifici?
1. Impianti zigomatici: sono impianti lunghissimi che vengono inseriti nell’osso zigomatico. Questo tipo di impianto è molto stabile essendo che viene ancorato in una delle ossa più forti del cranio. Di solito servono 1-2 impianti a destra e 1-2 impianti a sinistra.
2. Impianti nasali: sono gli impianti che vengono inseriti nel canale nasopalatino che va dalla cavità nasale al palato. Di solito viene inserito solo un impianto di un diametro grande.
3. Impianti pterigoidei: sono impianti che si usano nelle zone posteriori della bocca. Questi tipi di impianti sono i più importanti ed utilizzati perché di solito l’osso manca maggiormente nella zona dei molari. L’ ancoraggio bicorticale, cioè sia nell’osso alveolare che in quello pterigoideo lo rende uno degli impianti più stabili.
4. Impianti palatinali: sono gli impianti dentali che si mettono tra il seno mascellare e il palato, questa zona è praticamente la più forte. Di solito si usa il posto della radice palatinale dei molari e premolari come punto di riferimento.
Come stabilire se si ha bisogno di una protesi fissa oppure semi fissa?
Nei casi in cui la perdita dell’osso è estrema e la distanza fra le due arcate è oltre ai 60 mm, per motivi meccanici è indicata una protesi semifissa, detta anche protesi con barra oppure overdentura. Di solito servono 3-4 impianti per l’arcata superiore e 2-3 per quella inferiore, i quali vengono inseriti nella zona anteriore dell’arcata.
Le protesi semifisse:
1. Sono fisse in funzione: cioè quando il paziente parla, mangia, si riposa, esce e svolge tutte le attività quotidiane.
2. Sono mobili nel momento in cui devono essere pulite, rimuovendosi facilmente tramite un meccanismo click.
L'Implantologia dentaria può essere considerata odontoiatria cosmetica?
Tramite gli impianti dentali si possono realizzare delle opere di alto livello estetico. L’impianto è una struttura composta da diversi compartimenti che imitano: dente, radice e corona, e la perfetta armonia di queste componenti porta ad un risultato estetico molto naturale. E’ importante sottolineare che l’estetica non è caratterizzata solo dalla ‘’corona bianca’’ ma dalla sua naturalezza e dai contorni delimitati della gengiva. Quando si fa la riabilitazione totale delle arcate sugli impianti vengono sostituiti tutti i tessuti: denti, gengive e l’osso, e nello stesso tempo si migliora automaticamente anche il supporto delle guance e delle labbra, migliorando così i lineamenti del volto.
Offriamo questi trattamenti dentali per i nostri pazienti:
Oxa Clinic è dedicata a fornire servizi completi di riabilitazione dell'arcata dentale, con l'obiettivo di garantire un trattamento ottimale per tutti i pazienti.
Impianti dentali
Gli impianti dentali sono sostituzioni avanzate dei denti. Implicano l'inserimento di radici di titanio nella mascella, che si fondono nel tempo. Possono ripristinare la forza, l'aspetto e la funzionalità del tuo sorriso come nessun altro trattamento.
Chirurgia orale
La chirurgia orale è una procedura odontoiatrica specializzata che prevede interventi chirurgici per affrontare problemi dentali complessi. Ciò può includere l'estrazione dei denti del giudizio, il posizionamento di impianti dentali, il riallineamento della mascella e altro ancora.
Invisalign
Invisalign è un moderno approccio ortodontico che utilizza allineatori trasparenti e rimovibili per raddrizzare i denti in modo discreto. È un'alternativa versatile alle parentesi graffe tradizionali, offrendo sia estetica che comfort. In questo modo puoi sorridere con sicurezza.
Protesi
La protesi è un campo specializzato dell'odontoiatria incentrato sul ripristino e sulla sostituzione dei denti per migliorare la funzione e l'aspetto orale. Implica la creazione di protesi personalizzate come corone, ponti, protesi e impianti. Il vantaggio principale è rivitalizzare sia l'estetica che la funzionalità del sorriso di un paziente.
Sbiancamento dei denti
Lo sbiancamento dei denti è una procedura cosmetica dentale che impiega agenti sbiancanti sicuri per schiarire il colore dei denti, riducendo le macchie e lo scolorimento causati da fattori come l'invecchiamento, il fumo o il consumo di determinati cibi e bevande. Il vantaggio principale è ottenere un sorriso più luminoso e giovanile.
Faccette dentali
Le faccette dentali sono sottili gusci realizzati su misura con materiali del colore dei denti. Questi gusci sono progettati per coprire la superficie anteriore dei denti, mascherando imperfezioni come scolorimento, scheggiature o forme irregolari. Questo trattamento offre una soluzione versatile per ottenere un aspetto radioso e armonioso.